Esaurito
Le considerazioni che seguono, pubblicate nella presentazione del Quaderno culturale del 1997, sono state discusse insieme con Lorenzo Sorbini, allora direttore di questa rivista, quando già quest’amico avvertiva la malattia che ha posto fine alla sua intensa attività di studioso e di divulgatore: il Quaderno culturale « La Lessinia - Ieri oggi domani » per il suo carattere di miscellanea è diventato un punto d’incontro tra cultori di discipline diverse ed è pertanto espressione concreta del laboratorio-culturale che la Lessinia è diventata. Avevamo avuto modo di condividere per molti anni insieme a Lorenzo Sorbini la sfida che la realizzazione e la diffusione del Quaderno culturale rappresentava; egli ha vissuto intensamente l’avventura della scoperta della Lessinia, della comunicazione agli altri di quello che è il patrimonio naturale e culturale di questa montagna. Il Quaderno culturale era parte di questa comunicazione tra appassionati e curiosi, tra naturalisti e cultori di scienze umane, tra cittadini e montanari. Il Comitato di Redazione dedica questo numero a Lorenzo Sorbini e ribadisce il suo impegno a portare avanti il Quaderno secondo la strategia delineata, a rinnovare questo strumento di comunicazione culturale, senza tuttavia rinunciare ad uno stile orami collaudato. In particolare si sente la necessità di rendere questo periodico più vicino alla gente che vive in Lessinia e al mondo della scuola e in quest’ottica, già a partire da questo numero, si sperimentano le due nuove sezioni « Vita in Lessinia », e « Il Quaderno a scuola ». Molti degli abitanti della Lessinia, avendo perso i legami con il passato e con la cultura tradizionale, si sentono emarginati e isolati. Il Quaderno culturale può aiutarli a riscoprire l’originalità e la bellezza della terra in cui vivono e la ricchezza del patrimonio ambientale e culturale che li circonda. Ci sono buone ragioni per sentirsi orgogliosi di appartenere alla Lessinia. Due amici che ci hanno lasciato lo scorso anno, e che sono ricordati in questo numero, il cappuccino Padre Zaccaria Varalta e don Alberto Benedetti, hanno testimoniato in modi diversi e originali l’amore e l’orgoglio per la loro terra. Per quanto riguarda la scuola di oggi è ben noto come uno dei suoi limiti principali sia quello di essere troppo standardizzata, disancorata dalle realtà del territorio: manca di attività che comportino esperienze « vive » degli allievi. Siamo convinti che la Lessinia possa rappresentare un’area di sperimentazione didattica e culturale ideale per alcune attività scolastiche particolarmente stimolanti per i giovani. La Lessinia può diventare un vero e proprio laboratorio culturale purché si riesca a far interagire la scuola con enti e istituzioni territoriali come la Comunità della Lessinia, il Parco della Lessinia, l’Azienda di Promozione Turistica di Verona e della Lessinia, il Curatorium Cimbricum Veronense, la Sezione Lessinia del Club Alpino Italiano, il Museo di Storia Naturale di Verona, i Musei della Lessinia, ecc... In prospettiva potrebbe rivelarsi interessante anche una cooperazione fra scuole della Lessinia e scuole della città e della provincia per una collaborazione nella riscoperta di questa affascinante terra. La Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona e la Comunità Montana della Lessinia hanno assicurato il loro sostegno per la diffusione del Quaderno culturale nel mondo della scuola e fra la gente della Lessinia. In particolare La Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona ha già patrocinato la spedizione di copie del Quaderno culturale 1997 a scuole della Lessinia, della città e della provincia. Siamo consapevoli di aver bisogno, per portare avanti questa impresa, dell’aiuto di tutti questi enti e istituzioni benemerite, ma più ancora dei singoli cultori, appassionati e insegnanti, montanari che conservano nella loro memoria esperienze di vita nel passato e giovani che vivono nella Lessinia di oggi. Siamo anche fiduciosi che lo sforzo di promozione culturale porterà i suoi frutti nel tempo. Una cultura ancorata alla propria realtà territoriale e al proprio ambiente di vita è chiave per costruire il proprio futuro, per sapersi realizzare in armonia con la propria terra e la natura che ci circonda.
F.to 20,5x21 cm | pp. 192
1998 | 1ª edizione
confezione brossurata
Isbn 978-88-6947-029-5
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