La scuola in Lessinia nell’epoca napoleonica e austriaca

Angelo Andreis




Il nuovo di libro di Angelo Andreis fa parte della Collana “Lessinia, terra di Cimbri” del Curatorium Cimbricum Veronense

Abstract

Con il contributo di numerosi documenti d’archivio il libro analizza l’evoluzione scolastica relativa a un ampio lembo della Lessinia veronese, quella connotata come “cimbra” e quella più prossima all’area cimbra. Vi si rileva la precarietà comune a entrambi i periodi storici considerati, quello pionieristico napoleonico in cui viene decisa l’istituzione della scuola pubblica e quello un po’ più “stagionato” austriaco in cui la scuola non viene ancora largamente reputata, almeno in Lessinia, come un servizio primario. L’insegnamento è affidato quasi esclusivamente al clero locale non solo per l’assenza nei paesi di altro personale laico idoneo ma talora, come in epoca austriaca, anche per una scelta delle Amministrazioni comunali alle prese con bilanci assai miseri e indotte a sottopagare i maestri, a calmierare il numero delle scuole e a ritenere inutile l’apertura delle scuole femminili. Gli stessi genitori, troppo indigenti per privarsi delle braccia dei figli nei lavori di campagna, si dimostrano spesso poco convinti dell’utilità dell’istruzione consentendo così una frequenza scolastica saltuaria, accentuata per di più da fattori climatici e orografici. Nemmeno le sanzioni austriache, per quanto minacciate, riusciranno ad azzerare l’evasione scolastica, tollerata dalle stesse autorità scolastiche non sempre zelanti, come i parroci-direttori.

 




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